Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.

Dal 5 al 25 Maggio 2018 presso la Galleria "Il Quadrifoglio" di via dei Santi Coronati a Siracusa è in corso la mostra "Eterne istantanee" che propone quindici opere realizzate da Saverio Bertrand con carbone su pannelli di legno di pioppo. Nel testo pubblicato nel dépliant della mostra, la giornalista e scrittrice Daniela Frisone coglie la peculiarità di questa tecnica e di questo materiale nella forza simbolica con cui riesce a racchiudere in sé, in una sintesi dinamica, il concetto di passaggio, trasformazione alchemica della materia da uno stato a un altro. Legno e carbone, dunque, esprimono la metafora della condizione transeunte dell'uomo. La mostra potrà essere visitata tutti i giorni, dalle ore 10 alle 13 e dalle 17 alle 20. Saverio Bertrand è nato ad Augusta nel 1983, ha compiuto la sua formazione artistica presso l' Istituto d'Arte Antonello Gagini di Siracusa e successivamente all' Accademia di Belle Arti di Roma e ha partecipato a diverse collettive fin dal 2012. Ha sviluppato la passione per la pittura lavorando in bottega assieme al padre, il noto pittore Francesco

Bertrand. La sua tematica pittorica è fatta da immagini di persone riproposte a partire da una dimensione figurativa però raffigurate in modo originale quanto a tecnica e utilizzo di materiali diversi e innovativi. Mantenendo da sempre un'impostazione figurativa il colore cambia in base alle necessità che l’artista cerca di imporre per le sue figurazioni, talvolta lascia spazio a un esempio leggibile e ricollegabile a una forma esistente, talvolta si abbandona al puro gesto o alla completa astrazione. “Sto cominciando a dipingere - dice l'artista - come vedo il mondo senza i miei occhiali, vi mostro tutte le mie soggettive, come è "vedere" con i miei difetti, siano miopia, alcool, risvegli, tutto ciò che disturba la vista, per creare una lista visiva delle possibilità che escono dai miei limiti, così il tutto diventa rarefatto, romantico, sfocato e quel che è più importante cerco di ricreare un legame tra il figurativo e l'astrazione”.

Presso la Galleria SMAC, Via Velletri 30 a Roma esporranno dal 10 al 26 maggio 2018 in una mostra dal titolo "Sei storie in arte", i pittori: Franca Bernardi, Francesco Calia, Paolo Gobbi, Sesto Mammana, Rita Mele, Luciano Puzzo. Tra essi il noto pittore siracusano Sesto Mammana che esporrà anche un suo "libro d'artista". Sei artisti,quindi, sei storie diverse, raccontate ciascuna in base ad una tematica che si sviluppa seguendo quelli che sono i propri parametri di stile, di tecnica, di ricerca, di sperimentazione e sviluppo di un preciso percorso artistico professionale. Opere da parete accompagnate da libri d’artista che vanno a creare un unicum emotivo e concettuale che coinvolge lo spettatore in un processo stimolante che abbraccia sentimento e pensiero. Ogni libro d’artista è infatti creato con lo scopo di coinvolgere attivamente il fruitore che non rimane visitatore passivo ma diviene parte attiva di un iter narrativo che vuole essere vissuto, ed è per questo che ogni libro è lasciato libero di essere letto, sfogliato, guardato, toccato, sfiorato, sentito. La mostra diventa occasione per instaurare una connessione con il pubblico, un’occasione per aprirsi a nuove prospettive. L’osservatore si troverà di fronte a “storie” che non hanno intenzione e non sono state concepite per rimanere un qualcosa di a sé stante: esse diventano parte di un insieme, spunto di interazione, di dialogo, di scambio e di confronto, elementi distinti di un unico racconto tenuto insieme da un filo conduttore che abbraccia una tematica contemporanea, una storia ora interiore ora sociale che è chiamata vita. I testi critici sono a cura di Monica Ferrarini.

Quest'anno la 39^ edizione dell’Infiorata di Noto sarà dedicata alla Cina, alla sua cultura e alle sue tradizioni. Sarà un momento di conoscenza del paese asiatico aperto a cittadini e visitatori, con la presenza dell’ambasciatore cinese in Italia, Li Ruiyu. Previsti laboratori e mostre fotografiche, con la Sala Gagliardi che diventerà Casa Cina, in mostra anche i 16 bozzetti che saranno realizzati lungo via Nicolaci, molti dei quali sono stati scelti tra quelli proposti da giovani studenti cinesi. Partner istituzionali dell'iniziativa anche l’Università Kore di Enna e l’Istituto Confucio, che hanno collaborato con l’amministrazione comunale per organizzare l’appuntamento primaverile più atteso, nelle persone del presidente dell’università ennese, il prof. Cataldo Salerno, e delle direttrici dell’Istituto Confucio, le professoresse Marinella Muscarà e Sonia Sun. E' stata scelta la Cina come Paese estero a cui dedicare l’Infiorata 2018 ed è stata realizzata la Casa Cina, ospitata nella Sala Gagliardi di via Cavour. Previsto in quei giorni il servizio navetta per raggiungere il centro storico ed a chiudere l’evento ci sarà uno spettacolo di suoni e luci proiettate su Palazzo Ducezio.
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Redazione (pubblicato il 05/05/2018 alle 08:58:14, nella sezione
EVENTI, 654 letture)
Dall'11 al 13 maggio Palazzo Raeli a Floridia ospiterà la mostra collettiva d'arte contemporanea "Le Sfumature dell'anima", organizzata da Marinella Raniolo, che vedrà la partecipazione dei pittori Luzia Tata, Monica Italia, Marisa Leanza, Nelly Fonte, Desirèe Massaro, Floriana Materazzo, Anita Mangiameli, Giusi Spadola, Rossana Conti, Salvatore Melluzzo, Sebastiano Quattropani, Lorena Galazzo, Maria Gionfriddo, Antonella Gentile, Raffaella Gentile, Rita Gambilonghi, Elena Lucca, Stefania Grasso, Carmela Caramma, Maria Carmela Militti, Nelly De Caro, Aurora Pria, Fabiana Galazzo e Marinella Raniolo. La mostra sarà presentata dal critico d'arte Raimondo Raimondi, direttore di Dioramoonline che è media partner della manifestazione. Prevista in apertura l'intervento musicale di Paolo Greco, con una sua performance musicale "percussion live". Vernissage e taglio del nastro venerdì 11 maggio alle ore 18,00.
di
Redazione (pubblicato il 02/05/2018 alle 20:03:10, nella sezione
LIBRI, 570 letture)

E' in libreria per i tipi delle toscane Edizioni Eif di Gordiano Lupi una silloge di poesie di Raimondo Raimondi dal titolo "Rapsodia della Rinascita". Si tratta, come dice Davide C. Crimi nella sua prefazione, di un "poema rapsodico" diviso in capitoli: Ora che il ciclo scorre, Cieca è la paura, C’è stato un tempo e una sorta di appendice dal titolo Magia e mistero dell’ispirazione poetica. "Rinascere è quel che facciamo da sempre in questa vita - dice il prefatore - completando i nostri giorni per come possiamo, rigenerandoci attraverso il sonno ristoratore, per restituirci nuovi al sole del mattino. Rinascere: completa fiducia nel domani, assunti e licenziati tutti i pesi della forza di gravità, trasmigrando nelle infinite sfere dell'esistenza, che siano i giorni della settimana o i pianeti erranti o mondi impensabili di remote galassie". Rinascere è - quindi - il miracolo di ogni giorno. Potrebbe chiudersi qui l’analisi: dentro una sintesi che contiene il mistero della vita. Ma, proprio come la vita, il poema di Raimondo Raimondi si srotola davanti agli occhi. Ebbro di luce diluviale, non accetta di restare contenuto in un implicito: e allora straripa, tracima, esonda, non trattiene la smania di vita passata, presente e futura e inonda la pagina. L'autore vive a Siracusa. Giornalista pubblicista, si occupa di letteratura e di critica d'arte. Ha pubblicato numerosi libri di poesia, narrativa e saggistica. Tra le sue opere più recenti: "Un filo di luna" (Melino Nerella Editore, 2009), "L'undicesima" (Edizioni Il Foglio, 2014), il romanzo "La cattiveria del silenzio" (Edizioni Il Foglio, 2017) e la silloge di poesie "Tempo di fughe" (A&A Edizioni, 2017).

Dall'11 al 14 maggio 2018 si svolgerà a Pachino la tradizionale "Inverdurata", concorso a premi di mosaici vegetali, evento che si tiene con cadenza annuale. Una miscela tra spettacolo, cultura, tradizioni e produzione locale con l'obiettivo di diventare anche una rassegna culturale agroalimentare ed enogastronomica per valorizzare il Val di Noto. L'Inverdurata è promossa dall’APAC, Associazione Pachinese AntiCrimine aderente alla Federazione nazionale FAI, e si svolge nel mese di maggio. Pachino sarà quindi teatro di una rassegna in cui l'arte e la produzione agroalimentare si fondono, durante la quale si potranno ammirare mosaici di valore artistico ed effettuare degustazioni raffinate di prodotti autentici del territorio. Non mancheranno momenti di musica con vari artisti tra cui il siracusano Paolo Greco, con la sua performance di percussion live. La manifestazione che lega arte e agricoltura si svolge in una tre giorni alla quale partecipa la Coldiretti di Siracusa. Pomodori, zucchine, sedano, cipolle, un paniere ricco e colorato che costituirà la base per il lavoro di chi si cimenterà in una delle più belle manifestazioni della Sicilia, unica nel suo genere. La cittadina di Pachino è posta a 65 metri sul livello del mare, nella parte Sud Orientale della Provincia di Siracusa, a cavallo tra il Mare Mediterraneo e lo Ionio, ha un clima dolcissimo dall'autunno alla primavera e un cielo sempre terso nel corso dell'intero anno. Le favolose spiagge del suo territorio quali Morghella, Concerie, Granelli, Ciappa, Scarpitta, Punto Rio e un mare limpidissimo e pescoso fanno di Pachino un centro turistico molto apprezzato con un flusso di forestieri e turisti che va di anno in anno sempre aumentando. Nelle vicinanze si possono visitare torri medievali, antiche tonnare e vecchie masserie e molte sono le vestigia archeologiche presenti.

Domenica 6 Maggio alle 11,00 presso la libreria Gabò di Corso Matteotti in Ortigia lo scrittore grossetano Sacha Naspini converserà con lo scrittore siracusano Luca Raimondi del suo nuovo romanzo "Le case del malcontento", Edizioni e/o. Un romanzo che gioca con suggestioni care al giallo, al thriller psicologico, al gotico, al memoir storico e alla favola nera. Una narrazione appassionata, come l’incredibile storia d’amore che pagina dopo pagina farà vibrare gli animi e i vicoli di Le Case. Scritto con un linguaggio pieno di venature dialettali ma classico e letterario allo stesso tempo, mediante il quale Sacha Naspini crea un romanzo potentissimo, un’epopea rurale che è al contempo universale. C’è un borgo millenario scavato nella roccia dell’entroterra maremmano, il suo nome è Le Case. Un paese morente. Una trappola di provincia. Un microcosmo di personaggi che si trascinano in un gorgo di giorni sempre uguali. Fino a quando la piccola comunità non viene sconvolta dall’arrivo di Samuele Radi, nato e cresciuto nel cuore del borgo vecchio e poi fuggito nel mondo. Il suo ritorno a casa è l’innesco che dà vita a questo romanzo corale: la storia di un paese dove ognuno è dato in pasto al suo destino, con i suoi sprechi, le aspettative bruciate, le passioni, i giochi d’amore e di morte. Perché a Le Case l’universo umano non fa sconti e si mostra con oscenità. Ogni personaggio lascia dietro di sé una scia di fatti e intenzioni, originando trame che si incrociano, si accavallano, si scontrano dopo tragitti capaci di coprire intere esistenze. A Le Case si covano segreti inimmaginabili, si ammazza, si disprezza, si perdono fortune, si tramano vendette, ci si raccomanda a Dio, si vendono figli, si vive di superstizioni, si torna per salvarsi, si tradisce, si ruba, ci si rifugia, si cerca una nuova vita, si gioisce per le disgrazie altrui. Talvolta, inaspettatamente, si ama.

Presso la Galleria SMAC, Via Velletri 30 a Roma esporranno dal 10 al 26 maggio 2018 in una mostra dal titolo "Sei storie in arte", i pittori: Franca Bernardi, Francesco Calia, Paolo Gobbi, Sesto Mammana, Rita Mele, Luciano Puzzo. Tra essi il noto pittore siracusano Sesto Mammana che esporrà anche un suo "libro d'artista". Sei artisti,quindi, sei storie diverse, raccontate ciascuna in base ad una tematica che si sviluppa seguendo quelli che sono i propri parametri di stile, di tecnica, di ricerca, di sperimentazione e sviluppo di un preciso percorso artistico professionale. Opere da parete accompagnate da libri d’artista che vanno a creare un unicum emotivo e concettuale che coinvolge lo spettatore in un processo stimolante che abbraccia sentimento e pensiero. Ogni libro d’artista è infatti creato con lo scopo di coinvolgere attivamente il fruitore che non rimane visitatore passivo ma diviene parte attiva di un iter narrativo che vuole essere vissuto, ed è per questo che ogni libro è lasciato libero di essere letto, sfogliato, guardato, toccato, sfiorato, sentito. La mostra diventa occasione per instaurare una connessione con il pubblico, un’occasione per aprirsi a nuove prospettive. L’osservatore si troverà di fronte a “storie” che non hanno intenzione e non sono state concepite per rimanere un qualcosa di a sé stante: esse diventano parte di un insieme, spunto di interazione, di dialogo, di scambio e di confronto, elementi distinti di un unico racconto tenuto insieme da un filo conduttore che abbraccia una tematica contemporanea, una storia ora interiore ora sociale che è chiamata vita. I testi critici sono a cura di Monica Ferrarini.

Interessante e significativa mostra quella inaugurata sabato 28 aprile presso l'Ex Convento del Ritiro, in via Mirabella a Siracusa, dal titolo “Mettiti nei miei Panni!”, seconda tappa nazionale della Mostra fotografica sulla Visibilità dell’Alopecia come motore della ricerca, promossa da ASAA ONLUS (Associazione Sostegno Alopecia Aerata) con il patrocinio dell'Assessorato ai Beni Culturali del Comune di Siracusa. Alla serata inaugurale erano presenti Francesco Italia, Assessore ai BB, CC e Turismo del Comune di Siracusa, Alessandra Sbarra, Presidente nazionale ASAA Onlus, Francesca Fadda, Vice presidente ASAA Onlus e Silvia Moretta, curatrice della mostra. L'alopecia areata è una patologia in cui la repentina caduta dei capelli si manifesta tipicamente a chiazze glabre o aree, da cui il nome. Solitamente le prime chiazze si manifestano nel cuoio capelluto e, nella maggior parte dei casi, si risolve spontaneamente, solo nell'1% circa dei casi la patologia può estendersi (alopecia totale, AT). Questa patologia era già conosciuta ai tempi degli antichi egizi. Dal fatto che, soprattutto nei bambini, la caduta prematura dei capelli può dare luogo a problematiche psicologiche o a disagio nei rapporti di relazione, nasce la mission dell'ASAA che da una parte vuole supportare le persone affette dalla patologia sensibilizzando l'opinione pubblica e dall'altra vuole ottenerne il riconoscimento sociale e istituzionale. Importanti quindi gli interventi in ambito scolastico tendenti all'accettazione e alla valorizzazione delle differenze, quali strumenti di arricchimento per il benessere scolastico e la crescita personale. Nelle ampie sale del Convento del Ritiro sono state esposte fotografie di donne e bambini "calvi", una galleria di soggetti che mostrano la loro "diversa" bellezza, attraverso scatti che evidenziano la loro vitalità e una serena, e a volte autoironica, accettazione della malattia. La mostra resterà aperta dal 29 aprile al 4 maggio col seguente orario: mattina ore 11:00 - 13:00 / pomeriggio ore 17:00 - 19:00.

Domenica 22 aprile si è svolta a Siracusa una manifestazione per ricordare il giovane Renzo Formosa, vittima di un incidente stradale causato da imprudenza, e per sensibilizzare la collettività sulle vittime della strada, mantenendo così viva l’attenzione su queste tragedie che distruggono famiglie. La manifestazione è stata realizzata dai familiari e dagli amici del giovane, a un anno esatto dal tragico evento, il 22 aprile del 2017, quando a bordo del proprio scooter il sedicenne Renzo venne travolto da un’automobilista in via Bartolomeo Cannizzo. Un incidente fatale che coinvolse 4 ragazzi a bordo dei loro rispettivi scooter, ma che costò la vita solo al giovane Renzo. Il corteo, regolarmente autorizzato, è partito dalla Chiesa di Santa Rita e percorrendo corso Gelone e poi corso Matteotti è arrivato a piazza Duomo. “Una manifestazione in onore di mio figlio – ha detto il padre del ragazzo Giulio Formosa – e per ricordare a tutta la cittadinanza l’importanza della prudenza sulle strade così da evitare che altri genitori debbano subire la straziante tragedia che ha colpito noi. Abbiamo chiesto a ciascuno degli intervenuti un unico requisito: una buona dose di senso civico”.

Si svolgerà a Gioiosa Marea la Prima Edizione del Gioiosa Book Festival. L’appuntamento è dal 2 al 6 maggio 2018 per una full immersion nel mondo della cultura del libro e della lettura. L’iniziativa, promossa dall’Assessorato alla Pubblica Istruzione e dall'Assessorato allo Spettacolo e al Turismo del Comune di Gioiosa Marea, in collaborazione con la Consulta Giovanile e l’Associazione Barcellona Live, vedrà la presenza di moltissimi autori affermati ed esordienti nel panorama nazionale. “Il Gioiosabookfestival – ha dichiarato l’Assessore Giusy La Galia – è un evento culturale che coinvolge grandi e piccini. Per gli adulti ci saranno piacevoli pomeriggi letterari; per i bambini "letture ad alta voce", la partecipazione al concorso Il nonno è un pirata, i fumetti ed il contest su Harry Potter. Inoltre durante il book festival si svolgerà il primo contest poetico dedicato a Gioiosa Marea". L’Associazione Barcellona Live ha sposato sin da subito l’iniziativa culturale, in cardine ai principi dello statuto e agli obiettivi che, attraverso la testata 24live.it, cerca di perseguire quotidianamente, promuovendo la cultura in tutte le sue forme ed accogliendo di buon grado le proposte di chi ha a cuore l’amore per la lettura e la scrittura, oltre che la cultura in generale. Il via ai lavori sarà dato giorno 2 maggio, proseguirà il 3 maggio con tanti incontri e iniziative, poi il 4 maggio, all’Auditorium. alle ore 18.00, Antonino Genovese presenterà lo scrittore siracusano Luca Raimondi, curatore tra l'altro dell'antologia horror "I signori della notte - Storie di vampiri italiani", Morellini editore. Alle 19.00, Sacha Naspini e Gordiano Lupi conversano di libri, editoria e Storie di Maremma con Antonino Genovese e Cristina Saja. A seguire, ci sarà la premiazione del Contest Poetico Gioiosa book festival I edizione. Il festival continuerà il 5 e si concluderà giorno 6 maggio.


In visita a Siracusa Grace Kantengwa, presidente dell'associazione Inshuti Italia Rwanda onlus. Questa coraggiosa donna, scappata dalla Guerra civile del Rwanda nel 1959, dopo aver trascorso la sua gioventù in un campo profughi in Uganda, grazie all’aiuto di un missionario, arrivò in Italia dove oggi vive con la sua famiglia. Dalla volontà di aiutare il suo poverissimo paese nasce nel 2007 Inshuti, organizzazione di volontariato iscritta al Registro Regionale delle Organizzazioni di Volontariato, attiva in tre campi principali: il sostegno a distanza di bambini e ragazzi; l’aiuto diretto delle persone senza occupazione e delle loro famiglie attraverso la promozione di corsi di formazione e di piccoli progetti di micro-credito; la realizzazione di progetti per rilanciare il sistema scolastico e l’istruzione. L’associazione opera sul territorio italiano e rwandese, con la presenza costante di numerosi volontari e tutti i progetti sono realizzati e implementati da personale locale. In particolare l’associazione ritiene importante il sostegno alla scuola come strumento di formazione: a questo scopo è stato varato il progetto Yamashuli di sostegno a distanza. Aderire al progetto significa dare un contributo annuale di €200 per ogni bambino adottato e garantirgli così la retta scolastica, un pasto giornaliero, la divisa della scuola, il materiale didattico e cure mediche. Il genocidio del 1994 ha causato un milione di morti e ha lasciato il Rwanda in ginocchio. E’ uno dei paesi più poveri del mondo con un tasso di analfabetismo altissimo (30,8%). Oggi è ritenuto un Paese stabile e libero dove però c’è ancora molto da fare. 200 bambini, distribuiti su 5 villaggi, contano su Inshuti Italia Rwanda per frequentare la scuola primaria. L’intento del progetto, oltre a garantire una crescita educativa e culturale ai bambini adottati, è di avviare un futuro di speranza, di benessere e di pace per il Rwanda.
di
Redazione (pubblicato il 11/04/2018 alle 21:29:50, nella sezione
CULTURA, 580 letture)

Mercoledì 11 aprile alle ore 18,30 è stato presentato il libro di poesie di Luca Campi dal titolo "L'ora dei lupi". L'evento è stato ospitato nel salone dell'associazione Il Cerchio di Siracusa, dove hanno dialogato con l'autore il presidente del Cerchio Corrado Di Pietro e il poeta e critico Raimondo Raimondi, autore della prefazione. Rosetta Barcio ha letto alcune liriche alla presenza di Grace Kantengwa (nella foto), presidente della Inshuti Italia-Rwanda onlus, che ha presentato la sua organizzazione umanitaria alla quale andrà una parte dei proventi della vendita del libro e che si occupa di adozioni a distanza e sostegno allo sviluppo attraverso microcredito nel Rwanda e nell'Africa orientale. Luca Campi è originario di Tradate ma vive da molti anni a Siracusa, è autore di varie sillogi di poesie e vincitore di diversi premi, tra cui il Premio nazionale OK Arte - Poeti costruttori di Pace 2017. "Versi liberi e moderni, quelli di Luca Campi, - ha detto Raimondo Raimondi - variabili nella metrica, ma assolutamente musicali e godibili non solo nella lettura, ma anche e soprattutto nell'ascolto dal vivo, in un magico reading, laddove la poesia può essere ascoltata e laddove, con il linguaggio del corpo e il modo di leggere, il testo viene interpretato, aggiungendo la dimensione teatrale della dizione e della recitazione alla meraviglia del verso". Il libro di Campi consta di 174 pagine e si divide in quattro parti intitolate: "Di maghi e di farfalle", "Di un altro mondo", "Lettere dallo scoglio", "Frammenti ed altri segni". Luca Campi ha scelto di vivere a Siracusa alla fine del suo girovagare seguendo un percorso di vita e di pensiero che ha creato nella sua poesia interessanti tessiture scaturite dalle contrapposte ispirazioni e dai diversi temi trattati. Per tutto ciò è affascinante - ha concluso Raimondi - "parlare del poeta Luca Campi, eccezione alla regola ed eccezionale nella qualità del suo verseggiare moderno, spregiudicato, evocativo e ricco di suggestioni di vita e di viaggio (ma cos'è la vita se non un viaggio?) con la sensibilità di chi si è fermato spesso ad ascoltare l'inquietante "urlo dei lupi".




Nel dicembre del 1953 esce in Italia la settima edizione di Conversazione in Sicilia pubblicata da Elio Vittorini per Bompiani. L’edizione è il frutto di un reportage nella Sicilia dei primi anni Cinquanta, poiché, a differenza delle edizioni precedenti, essa presenta un corredo fotografico di 188 scatti realizzati in gran parte dal fotografo marchigiano Luigi Crocenzi. A questa edizione del capolavoro di Vittorini il semiologo Salvo Sequenzia (nella foto) ha dedicato una lunga e appassionata ricerca, che mette in luce i legami tra quest’opera e le esperienze americane del photo-text, che Vittorini aveva già avuto modo di indagare e presentare in Italia sulle pagine del Politecnico. Nella ricerca di Sequenzia, che sarà consegnata in un saggio dal titolo "L’altra Conversazione-Vittorini tra scrittura e fotografia", pubblicata sulla rivista La frusta letteraria, si giunge alla conclusione che questa edizione di Conversazione in Sicilia rappresenta il primo vero esperimento di foto-testo che coinvolge un’opera letteraria compiuto in Italia agli inizi degli anni Cinquanta, anticipando altre esperienze del genere come Un paese, di Cesare Zavattini e Strand, che fu pubblicato soltanto nell’aprile del ’54; o come Le feste religiose in Sicilia,di Sciascia e Scianna, che risale al 1965. Sequenzia, inoltre, ha studiato le precedenti esperienze di illustrazione fotografica che Vittorini aveva già praticato in Americana, la fondamentale antologia di autori americani che farà conoscere in Italia i grandi narratori del nuovo continente. Con Americana Vittorini ha infatti introdotto in Italia, per la prima volta, un foto-testo caratterizzato da uno strettissimo rapporto tra scrittura e fotografia. Con Il Politecnico Vittorini aveva inventato, invece, i ‘racconti per immagini’, una serie di scatti montati con criterio cinematografico e accompagnati da brevi didascalie che raccontavano pezzi di Italia poco conosciuti. Sia nelle sperimentazioni di Americana e de Il Politecnico, sia nell’edizione illustrata di Conversazione in Sicilia lo studio di Sequenzia mette in luce il grande interesse di Vittorini per i nuovi linguaggi della società di massa, in particolare il cinema e la fotografia, evidenziando il ruolo non subalterno, ma autonomo e compiuto, e anzi più pregnante e simbolico, rispetto alla scrittura narrativa, come già aveva intuito a proposito del fumetto, come ha ben indagato Annalisa Stancanelli in un lucidissimo saggio di qualche anno fa.

Ci aveva visto lungo la Consulta Civica di Siracusa presieduta da Damiano De Simone, che un anno fa proponeva la pedonalizzazione della via Dione, indirizzandola a via dell’arte e dell'artigianato e promuovendo una interessante iniziativa denominata "Arte Insieme" che ebbe luogo nel tratto di strada che va dalla Piazza Archimede all'incrocio con via Mirabella. Un evento essenzialmente di natura artistica, ma che ebbe anche lo scopo di vivacizzare una strada di Ortigia che risultava ancora poco frequentata malgrado insistessero in essa vari esercizi commerciali e artigianali. Da pochi giorni finalmente la via Dione è diventata zona pedonale con divieto di sosta permanente, il che ha consentito agli esercizi di ristorazione aperti di occupare gli spazi prima invasi dalle automobili con vasi contenenti verdi cespugli di bosso ed altri abbellimenti (arredo urbano a spese dei privati e non del Comune). La stretta strada si presenta quindi con un altro look e senz'altro diventerà meta di turisti e visitatori in alternativa alla parallela via Cavour oramai strapiena di esercizi commerciali e botteghe di ogni tipo. La via Dione, se è vero che in parte accoglie birrerie e localini per il popolo della notte, intende però dedicare ampio spazio a botteghe artigianali e gallerie d'arte, caratterizzandosi come "via dell'arte e dell'artigianato".
di
Redazione (pubblicato il 30/03/2018 alle 10:12:08, nella sezione
CRONACA, 586 letture)

Fa discutere il provvedimento recente dell’assessore alla viabilità del Comune di Siracusa che stabilisce la possibilità di raggiungere con la propria autovettura l’isola di Ortigia tutti i giorni e a qualsiasi ora, anche attraverso il Corso Umberto, in alternativa al tradizionale percorso lungo la Via Malta. Quale sia il vantaggio di questa decisione è nebuloso ai più, visto che rischia di rendere ancor più difficoltoso l'intervento di mezzi di soccorso e il transito verso Ortigia dei residenti, intasando gli accessi all'isola, già abbastanza compromessi dal traffico in entrata. Dov'è finito l'intendimento del vicesindaco Italia che aveva pronosticato la pedonalizzazione dell’intera Ortigia nello spazio di qualche anno? Sull'ordananza prende posizione il rappresentante locale dei Radicali Italiani Vincenzo Pinnone, Segretario della “Società dei Radicali Elio Vittorini Primo Presidente”, il quale spiega che "il ponte Santa Lucia è innanzitutto un’opera di protezione civile, va ribadito a chi non lo avesse ancora ben capito che la politica dovrà essere per necessità quella di limitare al massimo l’entrata dei veicoli in Ortigia per favorire, semmai, l’uscita di quelli dei residenti o dei mezzi di soccorso" e aggiunge "che la presunta decongestione del traffico su Via Malta ed una nuova “fluidità” dello stesso verso il Parcheggio Talete porterà ad una congestione di portata ben più ampia dell’attuale, dall’incrocio tra la Via Darsena e il Ponte Umbertino, e fino alla Piazza Pancali, lo capisce qualsiasi soggetto di buon senso e appena sufficiente cultura. E che i posti del parcheggio dedicato al grande filosofo greco non si contano con i tre zeri finali (in migliaia), è fatto noto e arcinoto". .
di
Redazione (pubblicato il 30/03/2018 alle 09:25:55, nella sezione
LIBRI, 557 letture)

Mercoledì 11 aprile alle ore 18,30 verrà presentato il nuovo libro di poesie di Luca Campi dal titolo "L'ora dei lupi". L'evento sarà ospitato nel salone dell'associazione Il Cerchio di Siracusa in via Arsenale 40. Dialogheranno con il poeta Corrado Di Pietro e Raimondo Raimondi, autore peraltro della prefazione al libro. Alcune liriche saranno lette da Rosetta Barcio. Sarà presente anche Grace Kantengwa, presidente della Inshuti Italia-Rwanda onlus, organizzazione umanitaria alla quale andrà una parte dei proventi della vendita del libro e che si occupa di adozioni a distanza e sostegno allo sviluppo attraverso microcredito nel Rwanda e nell'Africa orientale. Luca Campi è originario di Tradate ma vive da molti anni a Siracusa, è autore di varie sillogi di poesie e vincitore di diversi premi, tra cui il Premio nazionale OK Arte - Poeti costruttori di Pace 2017 con la lirica "Ramingo". "Versi liberi e moderni, quelli di Luca Campi, - si legge nella prefazione di Raimondo Raimondi - variabili nella metrica, ma assolutamente musicali e godibili non solo nella lettura, ma anche e soprattutto nell'ascolto dal vivo, in un magico reading, laddove la poesia può essere ascoltata e laddove, con il linguaggio del corpo e il modo di leggere, il testo viene interpretato, aggiungendo la dimensione teatrale della dizione e della recitazione alla meraviglia del verso. Difatti oggi nelle poetiche contrastanti e nella apparente distonia degli stili e dei linguaggi, nella diversità delle esperienze e delle prospettive di ogni poeta possiamo notare un crocevia di cammini e di vicende di vita e di arte uniti da una comunanza felice, fervida, nutrita di idee, di progettualità e di speranze che si radunano in questo che è uno dei luoghi d'arte più ospitali, cioè l'antica e meravigliosa città di Siracusa". "L'ora dei lupi" si divide in quattro parti: "Di maghi e di farfalle", "Di un altro mondo", "Lettere dallo scoglio" e "Frammenti ed altri segni".

Siracusa capitale mondiale per l’affermazione dello stato di diritto e per la tutela dei diritti umani. E’ questa la fotografia che emerge, a margine del bilancio per l’anno 2017, dalle attività del Siracusa International Institute for Criminal Justice and Human Rights, fondazione che ha sede a Siracusa dal 1972 e che da tempo è riconosciuta a livello internazionale quale realtà d’eccellenza nel settore della ricerca e della formazione giuridica. Una realtà sempre più attiva anche nello sviluppo di nuove forme di contrasto alle principali attività illecite dei gruppi criminali transnazionali. Bilancio positivo ed entusiasmante per attività organizzate e per partecipanti, in rappresentanza di 75 paesi e oltre 30 università. Si tratta di un trend di crescita imponente per l’Istituto a dimostrazione dell’enorme mole di lavoro condotta e del prestigio internazionale ormai consolidato, come si evince dalla sigla di numerosi accordi di cooperazione istituzionale a livello nazionale e internazionale. Oltre tutto nel 2017, le diverse attività organizzate dall’Istituto hanno avuto un impatto considerevole anche per la città di Siracusa, grazie alla presenza di quasi tremila partecipanti provenienti da settantacinque diversi paesi. La città di Siracusa, la Provincia e la Regione hanno goduto di benefici economici diretti per oltre 800.000 euro, legati principalmente a strutture ricettive, servizi di trasporti locali e attività di ristorazione. Per quanto riguarda l’anno 2018 in corso, il Siracusa International Institute ha già iniziato a condurre un fitto calendario di attività in tutte le sue aree di intervento, dalla formazione alla ricerca. Nel corso del 2018, infatti, l’Istituto continuerà a supportare la gestione scientifica e amministrativa di due Progetti di Gemellaggio Amministrativo in Tunisia, così come un Progetto di Gemellaggio finanziato dalla Commissione Europea dedicato al “Rafforzamento dell'efficienza, della responsabilità e della trasparenza del sistema giudiziario e della pubblica accusa in Kosovo. Sarà inoltre protagonista nel progetto intitolato "Trasferire gli approcci rivolti alla radicalizzazione nella formazione (TRAin Training)", volto a prevenire il fenomeno della radicalizzazione nelle carceri.

Nasce da un'idea di Benedetto Speranza, imprenditore siracusano con la passione per l'arte e una solida preparazione di marketing, il progetto StandArtUnico che si propone di nobilitare prodotti di lavorazione industriale mediante l'applicazione su di essi di procedimenti artigianali e artistici che trasformano l'oggetto standard in opera unica. Nell’ottica della new economy la qualità dei materiali e della lavorazione viene spesso messa in secondo piano rispetto ai nuovi elementi distintivi: marchi, località di provenienza, visibilità pubblicitaria e prezzo, fino a rendere la scelta del consumatore influenzata quasi unicamente da questi elementi che nulla hanno a che vedere con la qualità del prodotto. Ciò che caratterizza il progetto StandArtUnico è proprio l’idea di ribaltare questo processo, restituendo al prodotto la dimensione della qualità e al consumatore la sua dignità di persona dotata di un senso estetico che merita di essere espresso e di trovare soddisfazione. Ciò che distingue un prodotto artigianale è il tocco umano, la scelta accurata dei materiali fatta non in base alla prospettiva di massimizzare il profitto, ma a quella di massimizzare il risultato. L'artigiano imprime sui propri prodotti l’unicità del suo tocco, rendendoli a tutti gli effetti opere d’arte ricche di fascino e dignità estetica. Fiducioso nel profondo senso estetico dell’essere umano, nelle potenzialità creative degli artisti e degli artigiani e nelle possibilità rivoluzionarie dell’arte, il progetto StandArtUnico vuole integrare le declinazioni artistiche con la vita quotidiana, reintroducendo l’idea di un valore non direttamente collegato al prezzo. Attraverso la stampa di opere d’autore, il contributo plastico di designer e architetti, l’esperienza di artigiani e mobilieri, questo progetto desidera reintrodurre la dimensione estetica tra i criteri di scelta di un prodotto, utilizzandola per aumentarne il valore. Ne trarrà vantaggio l’artista che avrà la possibilità di esprimere la propria creatività e vedere riconosciuto il valore della sua opera, ottenendo visibilità e quindi possibilità di affermazione nel panorama artistico contemporaneo; ne trarrà vantaggio lo stampatore, che imprimendo l’opera d’arte sui prodotti, otterrà un ruolo all’interno di un processo da cui sarebbe altrimenti escluso; ne trarrà vantaggio l’artigiano, che potrà accedere ad una fetta più ampia di mercato che gli era stata sottratta dall’industria, riaffermandosi all’interno del tessuto economico e commerciale tramite la qualità e l'unicità dei propri prodotti. Chi deciderà di acquistare i prodotti creati all’interno del progetto StandArtUnico non comprerà semplicemente un complemento d’arredo o un capo di vestiario, ma una vera e propria opera d’arte.
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Redazione (pubblicato il 18/03/2018 alle 18:58:17, nella sezione
LIBRI, 595 letture)

Esce per i tipi delle A&A Edizioni il libro di Raimondo Raimondi dal titolo "Il papiro siracusano e la mitica Ortigia", un testo che si pone a metà tra il trattato storico e la guida turistica, narrando di luoghi meravigliosi e di antichi miti in un excursus nel quale ricorrono millenarie leggende e personaggi che, nel corso dei secoli, hanno subito la fascinazione del papiro: una pianta unica nel suo genere, da cui si trae con laboriosa e tradizionale tecnica la carta di papiro siracusano, antico supporto di scrittura, ieri contenitore dell'umano sapere, oggi oggetto di culto di artisti che su di essa realizzano le loro opere e di apprezzamento da parte di estimatori d'ogni parte del mondo. Il papiro, unitamente alla bellezza e alla unicità dei luoghi ove esso vegeta, è un patrimonio inestimabile che tutti ci invidiano e che farebbe la ricchezza di qualsiasi paese, costituendo un'attrazione turistica di prim'ordine. L’isola di Ortigia, sacra ad Artemide, è stata sempre, nei secoli, il cuore di Siracusa. In questo estremo lembo di terra sbarcarono i primi colonizzatori greci provenienti da Corinto, attorno al 734 a.C. Siracusa è celebre nel mondo anche per la presenza delle piante di papiro che crescono rigogliose tra le sponde del fiume Ciane e in Ortigia nella fonte Aretusa. Non si potrebbe rendere meglio l’importanza del prodotto “papiro” se non contestualizzandolo nel territorio d’origine e presentando immagini filmate sui luoghi di produzione della rara pianta, sulle tecniche di lavorazione da parte degli artigiani che ancor oggi “costruiscono” i delicati e preziosi fogli di papiro, antico contenitore di scrittura e, oggi, supporto su cui validi artisti dipingono le loro creazioni d’arte. L'autore, Raimondo Raimondi, vive a Siracusa. Scrittore, giornalista e critico d'arte ha pubblicato numerosi libri di poesia, narrativa e saggistica ed ha, inoltre, curato l'edizione di vari cataloghi d'arte. Gestisce in rete il blog d'arte e cultura Dioramaonline. Tra le sue opere la raccolte di racconti "Un filo di luna" (Melino Nerella Editore, 2009) e "L'undicesima" (Edizioni Il Foglio, 2014), il romanzo "La cattiveria del silenzio" (Edizioni Il Foglio, 2017) e le sillogi di poesie "Ali di farfalla", "Sotto il ponte spagnolo" e "Tempo di fughe". Ha pubblicato articoli di storia patria nel "Notiziario Storico di Augusta", ne "I Siracusani" e ne "L'illustrazione siracusana". Ha fatto parte del Comitato Direttivo del Museo Civico di Augusta ed è stato presidente dell'Università Popolare "Giovanna d'Aragona".