Domenica 18 giugno negli spazi della ex “Chiesa del Carmine” di Taormina, si terrà l’inaugurazione della mostra “Saligia” dell’artista Andrea Chisesi, milanese oramai trapiantato a Siracusa, organizzata dal Comune di Taormina e realizzata in collaborazione con l’Associazione TraOrmina Forum e l’Atelier Andrea Chisesi. L’esposizione, dal titolo enigmatico (è l’acronimo dei 7 vizi capitali) racconta, attraverso 36 opere, dislocate tra nicchie e cappelle antiche, quanto complessa e connotata sia la percezione della debolezza umana nel sentire comune. Accidia, superbia, lussuria, sono davvero vizi o non piuttosto opportunità di felicità per l’uomo e la donna? Luogo della mostra, che durerà fino al 20 agosto, l’ex Chiesa del Carmine di Taormina, edificata in stile barocco nel 1666, a pianta centrale, che fu più volte saccheggiata dai saraceni. Dopo essere stata radicalmente distrutta dai bombardamenti del 1943, fu ricostruita e da quel momento sconsacrata, diventando sede di mostre prestigiose. Andrea Chisesi ha vissuto a Milano dove ha frequentato il Liceo Artistico e il Politecnico. Le sue opere necessitano di una rigorosa progettualità: la tela viene preparata pittoricamente per accogliere la fotografia, che successivamente viene dipinta e ultimata. A volte l'artista dà libero sfogo all'istintività e al gesto che caratterizza soprattutto le sue "live performance". Proprio questa esigenza di essere rapido, incisivo, spettacolare davanti a un pubblico attento lo ha indotto ad utilizzare la tecnica del "dripping", tecnica pittorica caratteristica dell'Action Painting americana, elaborata nella sua forma più tipica alla fine degli anni ‘40 da Jackson Pollock.
A Taormina dal 24 al 28 giugno 2017 si svolgerà la VII edizione di Taobuk, International Book Festival, il Festival Internazionale del libro, ideato e diretto da Antonella Ferrara. L'evento pone l'attenzione sulla letteratura e sul dialogo con il cinema, la musica, il teatro, le arti visive, il grande giornalismo e l'enogastronomia. Scrittori, giornalisti, artisti, sia italiani che stranieri, parteciperanno a incontri, tavole rotonde, momenti musicali e di spettacolo, reading, mostre di fotografie, botteghe del gusto, itinerari turistici, proiezioni di film, corsi di scrittura. Il tema di questa edizione è "Padri & Figli". Cosa abbiamo ricevuto in eredità e cosa vogliamo rendere alle generazioni future, in quel delicatissimo passaggio del testimone che si chiama civiltà? Sabato 24 giugno, alle ore 20,30, nel Teatro Antico di Taormina, si svolgerà l’inaugurazione di Taobuk. La serata prevede la cerimonia di consegna dei Taobuk Awards, quest’anno assegnati agli scrittori Abraham Yehoshua e Domenico Starnone (Taobuk Award for Literary Excellence), al magistrato e saggista Nicola Gratteri (Taobuk Award all’impegno civile), al regista Gianni Amelio (Taobuk Award per il film "La tenerezza"), agli attori Luigi Lo Cascio (Premio Una vita per l’Arte) e Christian De Sica (Premio come protagonista del film "Fräulein"). A concludere la cerimonia sarà l’artista israeliana Noa che si esibirà in concerto con l’Orchestra del Teatro Massimo Bellini di Catania, diretta dal maestro Domenico Sanfilippo. La serata sarà presentata dal giornalista Alessio Zucchini affiancato da Antonella Ferrara.
In corso di svolgimento il "Festival d'Estate" sul delicato e affascinante tema de "Le Logiche dell'Inconscio in Arte, Cultura, Bellezza". Iniziato l'8 giugno e ospitato nel salone al primo piano dell'ex Convento del Ritiro, in via Mirabella 31 a Siracusa, sarà aperto ai vari eventi e reistrerà numerosi interventi di qualificati relatori fino all'11 giugno. Anima dell'iniziativa Letizia Lampo, psicologa e pedagogista clinico, nonché presidente del Centro Studi ExDucere.
"Credo che ispirarsi a qualcosa che ci rappresenti anche pallidamente e che viva al nostro interno - sottolinea Letizia Lampo - sia il primo step di un desiderio soggettivo volto al conoscersi e al sapere di sé. Dentro, nei propri costrutti interiori, nel proprio linguaggio più intimo, nelle immagini che ci hanno cullato sin da bambini sarà probabilmente possibile ritrovare vere e proprie fonti di ispirazioni che motivano le risposte alle domande più importanti della nostra esistenza. Forse non risponderanno mai compiutamente, ma il condursi in tale direzione motiva il secondo step che mi piace chiamare costruzione. Come un artista che costruisce un'opera che parla di sé, così chi ha deciso di far della propria vita un'opera d'arte ha da impegnarsi a realizzare un'opera prima, originale, autentica, ispirata dal proprio moore interiore... e ci sarà da scavare, solcare, tracciare, sottrarre materiale, aggiungerne pezzi. Ci sarà da faticare, da insistere, da non dormire e non mangiare... ma è il lavoro per eccellenza, quello che limita i confini con la semplice curiosità su se stessi. Il terzo step, forse il più coraggioso, parla di esposizione... perché quale potrebbe mai essere il fine stesso di un'opera se non quello di lasciarsi ammaliare dallo sguardo dell'altro nel suo essere presente, nel suo esibirsi per quel che si è senza vergogna, paura o disagio? O forse anche con tutto ciò, ma senza abbandonare il gesto coraggioso di esserci, per sé e per gli altri... chissà, magari per divenire, ancora, ispirazione per altre opere prime, altre opere maestre, in cui ci si possa trovare soggettivamente".
È in corso la mostra “ViceVersa” di Ras Dedo (al centro nella foto) presso la Galleria Spazio 30 di via Roma a Siracusa. Matteo De Domenico, il cui pseudonimo è Ras Dedo, è un artista affascinato dalla cultura Rastafari dalla quale ha subito una forte influenza sia nella vita personale che nel suo lavoro di pittore e di musicista, pioniere della musica reggae in Sicilia. La mostra presenta i suoi ultimi lavori insieme ad una selezione di dipinti di periodi precedenti. La disposizione delle opere non segue una logica lineare e cronologica, ma ciclica, seguendo i principi della filosofia Rastafari, per cui il passato si riflette nel futuro, e viceversa. L'esposizione si snoda in due sezioni: Under Pressure/Overstanding e Myth_Ochondiali. Il primo ambiente ospita una serie di opere di nuova concezione, mentre il secondo ambiente accoglie opere in prevalenza appartenenti al primo periodo. La prima sala espone grandi tele bianche cariche di tracce, simboli e oggetti trovati concettualizzati dall’artista. Una sorta di racconto tra figure danzanti e maschere colorate sono invece le opere che popolano la seconda stanza e che portano il visitatore in un’atmosfera calda e ricca di movimento, con chiari riferimenti alle origini africane dei ritmi e delle campiture pittoriche. Il 24 giugno la danzatrice Stefania Zefiro effettuerà una performance legata alle opere di Dedo con una danza del ventre durante l’ultimo giorno della mostra.
Venerdì 16 giugno alle ore 18,30 nella Galleria Quadrifoglio Arte contemporanea (Via Santi Coronati 13, Ortigia) sarà inaugurata una personale dell’artista siracusana Sandra Rizza (nella foto) dal titolo “A porte aperte”, a cura di Mario Cucè. L’autrice espone una serie di disegni a matita o a tempera su carta e su cartoncino, concepiti come opere a sé stanti o assemblati come installazioni e disposti liberamente nello spazio espositivo, che raffigurano concetti geometrici, forme e linee, comunicando all’osservatore l’aerea impressione di trovarsi in un luogo aperto.
Così l’artista illustra il significato del proprio lavoro, in una nota esplicativa: «Spazi senza limiti mentali si scoperchiano ad un angolo visuale o pensabile come la cupola di un osservatorio stellare. Si abbattono muri e confini per aprirsi all’incontro sociale ideale e materiale attraverso cui ogni uomo ha modo di confrontarsi con se stesso e con gli altri. Il segreto dell’esistenza? Un incrocio di destini, di percorsi inconsci e casuali che creano ordine nel disordine, senso nel non senso». Una mostra, questa, che prova a risalire all’origine del concetto di spazio, alla sua relazione fisica e mentale con il soggetto che lo percepisce, per arrestarsi dinanzi a una domanda che resta inevitabilmente aperta, sospesa: «non so se sta dietro al pensiero la linea, più dietro o più avanti, ancora più avanti». Un interrogativo, questo, che porta l’opera d’arte a sconfinare nel mistero del reale, come osserva l’artista Francesco Lauretta, autore del testo inserito nel dépliant della mostra: «Le geometrie sono offese dello spazio, sono domande e risposte del creato. Al cospetto il pensiero è tremulo. Sandra sfilaccia le forme e si lascia come fosse la prima volta a ‘sapere’ delle cose».
La mostra, aperta fino al 30 giugno, potrà essere visitata da martedì al sabato dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 17.00 alle 20.00.
In un comunicato Pippo Zappulla esprime la posizione di Mdp sui voucher, il cui ripristino viene ritenuto inaccettabile, tanto da decidere per sabato 10 giugno di indire una assemblea provinciale Mdp "contro il lavoro e la dignità comprati al tabacchino". "Poche settimane fa il Governo - si legge - decise di revocare i voucher sia per le mprese che per le famiglie. Abbiamo tentato di spiegare che per le famiglie (lavori di cura, giardinaggio e piccole incombenze) un sistema più corretto doveva essere mantenuto. Ma evidentemente il problema del governo era solo quello di impedire il referendum promosso dalla Cgil con il sostegno di più di 3 milioni di cittadini, e fu deciso di abolire tutto. Ora, invece, il Governo ha inserito nel provvedimento della cosiddetta manovrina un emendamento che, sotto mentite spoglie, lo ripristina esattamente nello stesso modo di prima. E’ una decisione che supera i confini del rispetto istituzionale nei confronti del Parlamento, lede e offende il diritto i milioni di italiani che avevano chiesto il referendum, e riattiva uno strumento che rischia di precarizzare e distruggere ulteriormente il già compromesso mercato del lavoro, nonché il sistema elementare di diritti e di tutele del lavoro. Non possiamo accettare che, per giovani, e meno giovani, il probabile destino da lavoratori sia quello di essere “comprati" al tabacchino con un voucher tutto incluso, comprese dignità e professionalità. L’emendamento approvato da PD, Lega e Forza Italia non definisce i requisiti per inquadrare un lavoro davvero occasionale, ed estende l’uso dei voucher alle imprese fino a 5 dipendenti a tempo indeterminato, cioè alla maggioranza delle Imprese italiane. Non è vero che senza i voucher la sola alternativa sia il lavoro nero. Il lavoro a termine e a chiamata, infatti, esiste a prescindere dai voucher, e le Imprese possono farvi ricorso come prima. Non esiste e non è esistito, neanche in queste settimane, alcun vuoto legislativo che costringa le imprese a ricorrere al lavoro nero. Il nuovo meccanismo invece incentiva gli abusi: dopo avere comunicato all’Inps la prestazione, il datore di lavoro ha 3 giorni di tempo per “ripensarci”, pagare in nero e dire che non c’è stata prestazione. Per rispondere alle esigenze delle sole famiglie si dovevano costruire soluzioni condivise tra i vari partiti e con le forze sociali, compresa la Cgil che ha dato piena disponibilità e discuterne e a concordare le giuste soluzioni. Esiste, peraltro, una proposta di legge di Articolouno Mdp sul lavoro subordinato e occasionale per il lavoro domestico e familiare, come giardinaggio, ripetizioni, baby sitter, inoccupati, assistenza malati e disabili. Per queste ragioni non abbiamo approvato il provvedimento. Per queste ragioni, per discutere dei veri temi e criticità del lavoro, delle condizioni drammatiche in cui si vive in questa nostra provincia è stata convocata per giugno una Assemblea Provinciale per illustrare il merito del provvedimento, spiegare le ragioni della nostra posizione e operare una capillare opera di informazione per i giovani, i lavoratori e l’intera opinione pubblica".