Di seguito tutti gli interventi pubblicati sul sito, in ordine cronologico.
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Redazione (pubblicato il 20/08/2018 alle 20:31:16, nella sezione
ARTE, 926 letture)

Sabato 1 settembre l'ex Convento del Ritiro di via Mirabella ospiterà la mostra personale del pittore siracusano Luigi Drago, artista dotato di buona conoscenza tecnica e ricca immaginazione, elementi questi necessari a qualsivoglia creazione pittorica. "Artista indipendente", ama definirsi, ma da chi dovrebbe dipendere un artista se non da se stesso? Il suo mondo è onirico, spaziale, narrativo e affascinante, affonda nel mistero le sue radici e nella dimensione del femminile come animalità sublime. Questa del divino femminile è una costante della sua poetica che riappare in numerose tele con varie declinazioni, a volte echeggia atmosfere alla De Chirico ed evidenti accenni al surrealismo e al simbolismo, altre volte la sua fervida immaginazione attinge ai miti dei greci d'occidente. L'inaugurazione dell'evento è prevista per le 19,00 con la presentazione del critico d'arte Raimondo Raimondi che così si esprime sulle tematiche dell'artista in mostra: "Chi crea un’opera d’arte è, in buona sostanza, un medium, poiché rende visibile ciò che è percepito a livello intimo ed inconscio, fa emergere emozioni e stati dell’animo reconditi e, per sovrappiù, li rende percepibili agli altri attraverso l’universalità dell’immagine e della parola o il codice convenzionale dei segni e dei colori. La creazione artistica è perciò un evento misterioso, legato a possibilità percettive più estese rispetto al sentire comune e quotidiano. A volte queste possibilità percettive sono così vaste che nemmeno gli stessi autori ne hanno piena coscienza, bensì agiscono d’istinto, abbandonandosi ai sensi e alle emozioni. Luigi Drago crea un suo dipinto attingendo a quella parte del mondo immaginifico congeniale alla levatura del suo pensiero, tanto più misterioso e difficile da decifrare quanto più profonda e complessa è la sua personalità. A volte il progetto creativo rimane legato ad immagini reali od oniriche che consentono interpretazioni dirette, altre volte l’artista si affida a semantiche criptiche di più complicata lettura". Luigi Drago nasce nel 1970 a Siracusa. All’età di 12 anni capisce di avere predisposizione per la pittura. Inizia a disegnare fumetti e negli anni sviluppa la passione per l’arte che diventa un lavoro. Inizia così a viaggiare per il mondo affinando la sua tecnica pittorica prima negli Stati Uniti, a New York, collaborando spesso con artisti di strada nella centralissima Manhattan e successivamente a Miami dove incontra il maestro statunitense Bill Beckley che lo indirizza e gli dispensa consigli utili nel suo percorso pittorico. Ritornato in Italia comincia a esporre le sue opere in mostre private: Palazzo Beneventano a Siracusa, mostra collettiva Associazione S.i.c.u.l.i a Siracusa, Giornata dell'Arte a Palermo, Festival dei due mondi a Spoleto nel 2013 come artista emergente, Rassegna d'arte Italian Festival Week 2013 negli Emirati Arabi (Dubai). Luigi Drago abbraccia iperrealismo, impressionismo e astrattismo senza alcuna difficoltà, definendosi artista a tutto tondo e poeta del colore. Attualmente vive e lavora a Siracusa.


Dopo l’esordio con "La seconda estate" e il romanzo "Le stanze dello scirocco", entrambi editi da Sperling & Kupfer, Cristina Cassar Scalia, originaria di Noto, ha presentato a Siracusa il suo nuovo libro "Sabbia nera", edito da Einaudi. L'evento, organizzato dalla libreria Gabò di Livia Gagliano col prezioso contributo di Luisa Fiandaca, ha avuto luogo domenica 19 agosto presso il Solarium Lido Nettuno, in tandem con la presentazione del libro di un altro autore siciliano, il palermitano Salvo Toscano, autore de "L'uomo sbagliato"", edito da Newton & Compton. Mentre Catania è avvolta da una pioggia di ceneri dell’Etna, nell’ala abbandonata di una villa signorile alle pendici del vulcano viene ritrovato un corpo di donna ormai mummificato dal tempo. Del caso è incaricato il vicequestore Giovanna Guarrasi, detta Vanina, trentanovenne palermitana trasferita alla Mobile di Catania. Districandosi tra le ragnatele del tempo, il vicequestore svelerà una storia di avidità e risentimento che tutti credevano ormai sepolta per sempre, e che invece trascinerà con sé una striscia di sangue fino ai giorni nostri. Il romanzo ha il sua punto di forza nella figura del vicequestore Vanina Guarrasi, che in qualche modo si rifà al commissario Montalbano, anche perché la Cassar Scalia promette di essere la possibile erede di Camilleri, non solo per la scelta di ambientare il romanzo in Sicilia, ma anche per l’uso del linguaggio dialettale col quale racconta l’umanità e la tradizione della terra sicula. Altra storia quella di Salvo Toscano, giornalista e coordinatore della rivista siciliana "I love Sicilia", che ha pubblicato nel 2005 il suo primo romanzo "Ultimo appello", cui ha fatto seguito "L'enigma Barabba" semifinalista al Premio Scerbanenco 2006, poi "Sangue del mio sangue" e il saggio "La camera grassa", un libro sui costi dei consigli regionali italiani. Nel 2015 ha pubblicato il romanzo "Insoliti sospetti", edito da Newton Compton. nel 2016 il thriller "Falsa testimonianza", nel 2017 "Una famiglia diabolica" e nel 2018 "L'uomo sbagliato".
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Redazione (pubblicato il 11/08/2018 alle 09:32:03, nella sezione
EVENTI, 721 letture)

Il 18 agosto alle 20,00 si inaugura “Mutazione mthtrc677+”, personale di Paolo Greco promossa dalla galleria Beniamin Art di Catania del collezionista iraniano Behnam Fanaeyan nella Galleria Spazio Cultura "Meno Assenza" di Pozzallo. Un curriculum artistico, quello di Greco, molto accattivante. La formazione da autodidatta, i viaggi e le permanenze tra l’Italia e l’Estero, la passione per il cinema e la cultura on the road, gli anni Settanta, le Neo Avanguardie e, ancora, l’incontro con Vincent Pirruccio, scultore siculo-australiano di fama internazionale che ha accompagnato scelte e visioni dell’artista e dell’uomo; la partecipazione a esposizioni di pregio in spazi istituzionali, musei e gallerie civiche tra Taormina e Milano; la presenza di sue opere nelle collezioni permanenti del Museo della Mafia di Trapani e del SAC (Sant’Agostino Contemporanea) della Galleria Regionale di Palazzo Bellomo a Siracusa. Poeta della materia, Paolo Greco, occupa un posto importante tra le menti più creative del sud-est siciliano. I materiali di scarto, gli pneumatici, le camere d’aria, i bulloni, sono frammenti di vita urbana che rivivono, triturati, manipolati, assemblati e laccati, in nuovi contesti di esistenza fenomenica e simbolica. «Secondo le intenzioni dell’artista – scrive di lui il critico d’arte Giuseppe Carrubba – tutto può diventare oggetto di indagine e di sperimentazione, ogni materiale ha delle potenzialità espressive dentro infinite possibilità, in cui si dà valore non all’invenzione in sé ma al metodo di trasformazione che nasce dall’interpretazione e dal contatto psichico e vitale delle cose del mondo». Un pensiero che fa da contrappunto alle riflessioni di Ornella Fazzina, docente di storia dell’arte all’Accademia di Belle Arti di Catania: «Frammenti del quotidiano, brandelli di vita, lacerti di possibilità esistenziali hanno trovato una diversa organizzazione e dal sommerso sono emersi sotto nuova veste, enfatizzando una società dell’usa e getta".

Dal 30 luglio al 12 agosto la Galleria Studio Art Center di Adrano ospita la personale del maestro pugliese Vittorio Sodo. Nelle sue tele la passione di una vita, raccontata con intensità tra contraddizioni, attese disilluse e aspettative tradite attraverso una costante ricerca dello spazio e del tempo. La personale di Vittorio Sodo ripercorre la carriera dell’artista, nato a Lecce nel 1938. Pittore e scultore, Vittorio Sodo nasce come intagliatore su pietra nella bottega del padre e del nonno, per poi approdare a Roma immerso nella “Nuova Figurazione” che quasi subito supera. New York e le città d’arte italiane sono punti d’incontro con le avanguardie culturali degli anni ’60 e ’70. Sodo attraversa tutti gli stili: dalle forme neoclassiche agli influssi della mitologia greca, reinterpretando figurazioni spesso violente, a volte inquietanti, dal forte impatto cromatico. Interessanti gli acquerelli dai toni evanescenti e belle le tele in cui si evidenzia il senso materico del colore, denso e corposo, raggrumato in colori dai toni cromaticamente accesi. Angelo Cottone è il curatore della mostra che resterà aperta al pubblico fino al 12 agosto.
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Redazione (pubblicato il 08/08/2018 alle 16:21:25, nella sezione
EVENTI, 591 letture)

Sarà inaugurata domenica 12 agosto alle ore 19,30 presso la Mediterranea Art Gallery di via Dione 21 in Ortigia la mostra collettiva d'arte contemporanea dal titolo "Imago Artis" che vede esposte le opere di vari e famosi artisti. L'evento, che sarà aperto al pubblico fino al 30 agosto, è stato organizzato con l'apporto dell'Associazione culturale "Triade" di Tony Fanciullo e vedrà l'intervento durante le varie serate del noto dj Mirko Fanciullo con le sue performance denominate "Vinile del giorno". La mostra d’arte contemporanea "Imago Artis" presenta le opere di alcuni prestigiosi artisti già noti e qualificati nel panorama artistico dell’arte moderna. Essi sono: Renzo Vespignani, Jano Fanciullo, Mimmo Rotella, Aldo Parmigiani, Salvatore Fiume, Tony Fanciullo, Ezio Farinelli, Vittorio Maria Di Carlo, Domenico Cantatore, Francesco Ambrosino, Salvador Dalì e tanti altri. Un'occasione unica per godere della vera arte. Saranno infatti esposte circa 30 opere fornendo ai fruitori della mostra un excursus quanto mai esemplare dei vari modi di interpretare creativamente la realtà attraverso la sensibilità dell’artista che la modifica, sia quando rimane ancorato alla forma reinventandola nel surrealismo o nell’impressionismo, sia quando se ne discosta del tutto con la pittura cosiddetta concettuale o astratta. A margine della mostra verrà distribuito al pubblico un volumetto contenente alcuni “Scritti sull’Arte” di Raimondo Raimondi, direttore della Mediterranea: L’Arte come Alchimia, L’Arte come Catarsi, L’Arte come Energia, L’Arte come Mistero. "C’è la volontà negli artisti contemporanei - dice il critico d'arte - di distaccarsi dal naturalismo o dall’esteriorità, di astrarsi e di rivolgersi agli interessi profondi della sfera emotiva. Quello che si presenta ai nostri occhi, in ogni caso, è sempre una forma divenuta cosciente di se, che spesso si ripete, con variazioni sul tema, come in una sacra iterazione simbolica, ripresentandosi in una mutazione magica e genetica, sottolineando un’ossessione, una voglia di rileggere la storia e di provare ad aprire le pagine della mente secondo i dettami di un discorso iconico e stilistico, la cui lettura, non chiusa ed ermetica, ma allusiva ed intelligibile, risulta fruibile a più livelli".
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Redazione (pubblicato il 08/08/2018 alle 08:13:28, nella sezione
EVENTI, 779 letture)

Si inaugura sabato alle ore 19,00 presso la Sala Frateantonio, già Convento dei Domenicani, annesso al Palazzo di Città, in Corso Garibaldi 82, la mostra personale del fotografo artista Salvo Fronte dedicata al tema dei fiori: "Flower Power & Color Therapy" si intitola infatti l'evento che gode del patrocinio del Comune di Avola. Alla serata inaugurale interverrà lo scrittore e critico d'arte Raimondo Raimondi, autore anche di uno scritto pubblicato in catalogo nel quale così si è espresso: "Quest'ultima produzione di fotografie artistiche di Salvo Fronte parte da macroscatti strettamente figurativi per approdare a una sintesi fantastica di colori e forme densa di contenuti e di significati. Ne vengono fuori immagini fortemente cromatiche in cui le forme paiono sottendere ad un amore infinito per la natura, vicino alle corde dell’anima del fotografo artista che partecipa con gioia alle vibrazioni del mondo che lo circonda, in un interminabile viaggio nei miracoli del creato che è paragonabile solo all’intrinseco viaggio alla scoperta di se stessi...". L'artista, a proposito di questa sua ultima produzione, dice: "La mia generazione (non tutta) ha vissuto tra gli anni 70/80 la stagione “felice” del Power Flower, per intenderci, banalmente I figli dei fiori. L’epoca, non troppo lontana , mise in luce attraverso la mediazione di ragazzi/e la sintesi della bellezza e armonia/pace tanto ricercate utilizzando come tramite/simbolo appunto i "fiori". L’iconografia del tempo ci mostra in ogni dove l’impero del fiore che veniva veicolato nell’oggettistica, nell’arte (psichedelica), nella politica: “ Mettete dei fiori nei vostri cannoni", questo era uno degli slogan conosciuti allora e dilagava nel mondo occidentale". Salvo Fronte nutre un rapporto intenso e coinvolto con il mondo multi cromatico floreale. Fotograficamente ha sfruttato questa tematica anche decontestualizzandola dal suo ambiente naturale, ottenendo dei risultati piacevoli, inconsueti, originali. La mostra resterà aperta fino al 24 agosto, con orario dalle 18,00 alle 22,00.