Domenica 19 settembre la Chiesa Madre di Augusta ha ospitato un bel concerto nell’ambito del programma del Primo festival del Barocco dedicato al Barone Emanuele D’Astorga a 330 anni dalla sua nascita. Il famoso “Stabat Mater” è stato magistralmente eseguito dal Coro dei Musici Nuziali diretto dal Maestro William Grosso cui fa fatto seguito il brano “Fac me plagis” eseguito dal baritono Giovanni Di Mare e la “Missa Brevis” dello stesso William Grosso con l’apporto della soprano Valentina Bianca, del controtenore Giuseppe Pennisi e del baritono venezuelano Paul Sajo. Il Primo Festival del Barocco è una iniziativa dell’Istituto Siciliano d’Arte Musica e Spettacolo intitolato proprio al D’Astorga e gode del patrocinio dell’Amministrazione Provinciale di Siracusa e del Comune di Augusta.
Il Palazzo del Governo di via Roma a Siracusa ospita dal 18 settembre al 3 ottobre la mostra dei disegni di Aurelio Caliri e Maria Leone. Paesaggi dell’uno e ritratti dell’altra. Presentati dallo storico dell’arte Paolo Giansiracusa sabato 18 alla presenza del Sindaco Visentin, dell’Assessore al Bilancio della Provincia Rino Lazzari, dall’Assessore alla Cultura Amenta e da un folto e qualificato pubblico di estimatori del maestro Caliri, musicista, poeta e certosino disegnatore dei paesaggi di una Sicilia antica e meravigliosa. Sulla sua opera ebbe a dire Turi Volanti: "Disegnare un foglio, come fa Caliri, dare senso alla materia – inchiostro, carta o altro che sia – è il risultato di una infinita gestualità, in cui non solo lo mano - prolungamento del cervello - ma tutto il corpo dell’artista vibra al flusso degli strati interiori più profondi. È così che l'artista si è costruito un suo segno attraverso una sua orchestrazione gestuale, cercandolo e trovandolo nelle pietre di una pietrosa Sicilia, panlitica, iblea, prossima al primordio, pietre da cui tutto emerge e con cui tutto si costruisce, consustanziale alla nostra storia dura, alla fatica di una terra mitica ma avara: l'ha trovato nelle case pastorali, nei muri a secco, nelle categorie riarse e nei riarsi spazi di sole feroce, dove assente è l'uomo, in fuga dalla solitudine e dal silenzio panico”. Lo straordinario scrittore svizzero del Novecento, da poco scoperto, Robert Walser, ha scritto: “ Il pittore dovrà amare la natura con più intensità e maggior dolore di ogni altro, con impeto e tremore perfino più del poeta. e aspettazione”. Certamente con amore, tremore e aspettazione Aurelio Caliri continua ad osservare lo natura, fino a quando non sia prossima a rivelargli il suo segreto.
Un convoglio di oltre 20 mezzi, tra jeep e moto, tutti rigorosamente restaurati ed efficienti, hanno fatto sosta nel piazzale del Milite Ignoto di Augusta in transito verso Cassibile dove, il 3 settembre 1943 alle ore 17, fu firmato l'armistizio che pose fine al Secondo Conflitto Mondiale. Hanno sfilato i collezionisti di varie associazioni vestiti da militari angloamericani e non solo. Uomini e donne indossavano le divise, ma tra loro c'erano anche i Marines della base di Sigonella. La sfilata ha poi avuto luogo lungo la via Principe Umberto. I giovani hanno osservato incuriositi, ma nelle persone più anziane sono riaffiorati i ricordi del passato. A Cassibile il 3 settembre a ricevere il corteo storico in prima fila c’erano il sindaco Roberto Visentin, l'assessore alla Cultura, Sandro Speranza, il consigliere comunale Paolo Romano, promotore dell'iniziativa, il presidente della commissione comunale alla Cultura, Piero Maltese, l'assessore provinciale alla Cultura, Gaetano Amenta, il sindaco di Canicattini Bagni, Paolo Amenta, lo storico Nunzio Lauretta, il responsabile scientifico della manifestazione, il Marchese di Cassibile ed i rappresentanti delle associazioni culturali Lamba Doria e Kakiparis. La rievocazione storica è stata ideata e ralizzata dall'associazione marchigiana "Fantasmisuferrivecchi" di Camerino in collaborazione con l'associazione "Peri Peri" ed il sostegno della Provincia regionale. Per una settimana, il corteo di mezzi storici ha visitato i luoghi dello sbarco tra le province di Siracusa e Catania. Successivamente il convoglio è ripartito dal porto di Catania alla volta di Civitavecchia.