Si è tenuto venerdì 14 marzo, presso la nuova Caffetteria della Scuola COcafè_CastellOrtigia di Piazza Federico di Svevia a Siracusa l’incontro tra gli studenti di Architettura e gli attori siciliani Vincenzo Pirrotta e Luigi Lo Cascio (nella foto col nostro direttore), nell’ambito del quinto appuntamento di Pianeta Sicilia. L’evento aveva per titolo “Sicilia-Italia: andata e ritorno”, ed ha raccontato il viaggio che i due artisti siciliani hanno avuto il coraggio di affrontare per inseguire il loro sogno professionale partendo da una terra difficile come la Sicilia. Patrocinato dall’Università di Catania, SDS Architettura di Siracusa e Corso di laurea Magistrale in Architettura, l’incontro è stato curato dal professor Vittorio Fiore e introdotto da Corrado Russo, direttore artistico del Teatro dei 106, Viagrande Studios. Pianeta Sicilia è un programma annuale di confronto e scambio con i protagonisti delle trasformazioni culturali, politiche, imprenditoriali nella Sicilia contemporanea. Pianeta Sicilia ha l’obiettivo di moltiplicare la varietà di stimoli per gli studenti attraverso incontri di conoscenza diretta con soggetti di riferimento nell’ambito di attività diverse. La Scuola di Architettura di Siracusa invita intellettuali, politici, amministratori, imprenditori e artisti siciliani a raccontare la loro esperienza e il ruolo della Sicilia nella loro formazione e nella loro attività. Vincenzo Pirrotta è stato allievo di Mimmo Cuticchio, puparo e cantastorie palermitano, è un erede della tradizione dei “cuntisti”, e lavora alla perpetuazione di questa arcaica tradizione siciliana con sperimentazioni teatrali e artistiche contemporanee riproponendo l’arte dei grandi cantastorie siciliani.. Diplomato alla scuola di teatro dell' I.N.D.A. ha firmato la regia del “Ciclope” di Euripide nella traduzione siciliana di Pirandello per il XLI Ciclo di rappresentazioni classiche al Teatro Greco di Siracusa. Luigi Lo Cascio si è diplomato all'Accademia di Arte Drammatica 'Silvio D'Amico' nel 1992, presentando un saggio sull'Amleto. Inizia subito a lavorare stabilmente sulle scene, diretto da nomi come Giuseppe Patroni Griffi e Carlo Cecchi. Il passaggio al cinema è casuale. Marco Tullio Giordana lo sceglie per il ruolo di Peppino Impastato nel film “I cento passi”. Il film ha un grande successo di pubblico e critica e l'interpretazione di Luigi viene premiata con il David di Donatello. Nel 2001 è nel cast di “Il più bel giorno della mia vita” di Cristina Comencini e sempre nello stesso anno è il protagonista di “Luce dei miei occhi” di Giuseppe Piccioni, grazie al quale conquista la Coppa Volpi alla 58° Mostra del Cinema di Venezia. Ha poi interpretato una fortunata serie di film, da “La meglio gioventù” a “Buongiorno, notte”, da “La vita che vorrei” al thriller “Occhi di cristallo”.