La Guardia di Finanza di Noto ha individuato una discarica abusiva che era stata creata da incoscienti a poche centinaia di metri da un'isola ecologica del comune di Noto e che conteneva materiale edile proveniente dalla dismissione di coperture in lastre in fibro-cemento del tipo Eternit. L’area è stata sottoposta a sequestro. Il territorio continua ad essere inquinato da personaggi senza scrupoli che per risparmiare i costi del conferimento di questi rifiuti pericolosi per la salute umana alle discariche autorizzate preferiscono, con criminale comportamento, disperderlo sul territorio mettendo a rischio la salute dei cittadini e l’integrità dell’ambiente. L’Eternit contiene amianto e la recente sentenza che ha condannato i responsabili della ditta produttrice per la morte di tanti lavoratori colpiti da cancro ai polmoni ha evidenziato la sua pericolosità. L’amianto infatti continua a mietere vittime e il bilancio è destinato a crescere non solo in termini di vite umane ma anche economici: ogni anno difatti vengono denunciati all’Inail 1700 nuovi casi di esposizione lavorativa dall’amianto il che comporta una spesa sempre maggiore in termini di assistenza sanitaria e di assegnazione delle indennità da malattia. L’amianto è un veleno pericoloso e nocivo per la salute umana che va combattuto con un’azione decisa e coordinata del Governo, delle Regioni, delle Province e dei Comuni per garantire la messa in sicurezza di tutte le aree. Ma ancora siamo lontani da risultati soddisfacenti se consideriamo come dappertutto e anche ad Augusta esistono ancora serbatoi in uso di eternit e tanti manufatti edilizi con coperture in onduline a base di eternit e quindi di amianto, che peraltro devono essere smaltire con procedure particolari e tramite ditte specializzate a costi non indifferenti. Il che produce il triste e sciagurato fenomeno delle discariche abusive di tali materiali, che vengono lasciati ai bordi delle strade senza alcun rispetto per gli altri e senza la minima prudenza. Sul territorio augustano e soprattutto nelle zone interne di campagna o in quelle costiere si possono facilmente trovare, tra masse di inerti provenienti da demolizioni edilizie, vistose tracce di materiali a base di amianto, basta guardarsi attentamente attorno e di questi “preziosi” reperti se ne troveranno a bizzeffe.